Contattaci: 080 9143482

Largo Mons. Picone 5/6/7 - 70056 MOLFETTA (BA) Mappa

4/10/13

Sempre più bambini vittime di incidenti.
Ecco i consigli per difendere i più piccoli.

Ogni 30 secondi, nel mondo, un bambino muore per un incidente “non intenzionale”, vale a dire non provocato o subìto volontariamente. E’ uno dei dati emersi nel corso del convegno “Un mondo sicuro per i nostri bambini”, prima di una serie di iniziative promosse dall’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente (ISBA) dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Gli incidenti nell’infanzia e nell’adolescenza rappresentano la più comune causa di morte e la seconda più comune causa di malattia. Per ogni bambino che muore, 4 restano invalidi permanenti, 27 devono essere ricoverati e circa 700 perdono giorni di scuola e ore lavoro.

I dati epidemiologici raccolti e analizzati da Emanuela Ceriati, chirurgo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, indicano che in Europa ogni 2 minuti si verifica una morte per incidente (tutte le età), mentre un bambino su 10 rimane vittima di incidenti che comportano l’accesso al pronto soccorso.

Anche nel continente europeo, come nel resto del mondo, gli incidenti rappresentano la prima causa di morte in bambini di età compresa tra 1 e 14 anni (28% di tutte le morti) e, tra questi, soprattutto gli incidenti stradali. La seconda causa di morte è l’annegamento. Il decesso avviene in pochi secondi, in silenzio, anche in 5 cm d’acqua. Seguono i traumi da caduta che in molti Paesi europei rappresentano la prima causa di ricovero. Il rischio maggiore è stato rilevato tra i maschi. Al quarto posto, le ustioni. Il picco si registra tra i bambini di 5 anni; la principale causa è l’incendio domestico. Il rischio di avvelenamento, quinto nella classifica delle cause di morte, è maggiore tra i bambini più piccoli a causa della loro grande curiosità nell’esplorare l’ambiente circostante. Tra gli adolescenti il rischio di avvelenamento è invece legato all’assunzione di alcol. All’ultimo posto il soffocamento, principalmente entro i primi 12 mesi del bambino.

Numeri consistenti anche se si analizzano, in particolare, gli incidenti domestici: ogni anno se ne registrano 10 milioni, le morti correlate sono 40mila, 1 milione i ricoveri.

Tra 0 e 5 anni gli incidenti in casa più frequenti sono le cadute (58% del totale), seguono i traumi (6%), le ustioni (6%) e l’avvelenamento (4%). I bambini europei sono spesso vittime anche di incidenti mentre si gioca: il dato annuale europeo indica 139 mila accessi al pronto soccorso per incidenti da attrezzature da gioco (in aree sia pubbliche che private) e 57 mila accessi per problemi legati all’uso di giocattoli. Nella top ten dei giocattoli/attrezzature potenzialmente pericolosi: l’altalena, lo scivolo, il seggiolone, i fasciatoio, la giostra, la carrozzina, il passeggino, i barattoli di pillole, il triciclo.

La situazione italiana In Italia gli incidenti rappresentano la principale causa di morte e di disabilità in età evolutiva dopo il primo anno di vita e la maggior parte di quelli con esito mortale nell’infanzia (circa il 50% del totale), avviene sulla strada. Secondo le stime (SINIACA) ogni anno gli incidenti domestici coinvolgono circa 3 milioni di persone di tutte le età e costano la vita a oltre 5.000 persone, di cui il 2% tra 0 e 14 anni (circa 100 bambini).

In età pediatrica gli incidenti prevalgono nettamente tra i maschi, per la maggiore predisposizione a fare – sin da piccolissimi – giochi più pericolosi, a esplorare il mondo in maniera diversa rispetto alle femmine. L’età del bambino incide sul tipo di rischio: fino ai 3 mesi di vita gli incidenti domestici in genere avvengono per disattenzioni dei familiari (cadute da fasciatoio, marsupio, letto, non adeguata somministrazione di alimenti o farmaci). Dai 3 ai 6 mesi aumenta il rischio di cadute per la maggior mobilità del piccolo. Tra i 6 e i 12 mesi la fanno da padrone le cadute, ingestioni e inalazioni di corpi estranei. La fascia di età 1-3 anni è quella di maggior rischio per l’accresciuta autonomia del bambino. Anche in questo caso gli incidenti più frequenti sono intossicazioni, traumi, ustioni, ingestioni ed inalazioni di corpi estranei. Tra i 3 e i 6 anni aumentano i traumi legati all’attività ludica, mentre oltre i 6 anni si registra l’aumento del rischio di traumi legati allo sport.

Attenti ai giochi L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha realizzato uno studio dettagliato dell’attività del pronto soccorso analizzando gli accessi (22.760) nell’arco di 6 mesi (luglio-dicembre 2011). Dall’indagine è emerso che più di un bambino su 10 (11,02% degli accessi) arriva in ospedale con diagnosi di “incidente”. La maggior parte è di sesso maschile (58,2% contro 41,8% femmine).

Tra i codici rossi (il grado più grave su una scala di 4: rosso, giallo, verde e bianco), la maggior parte dei bambini è arrivata in pronto soccorso con trauma cranico (33,3%) o con la frattura del cranio (16,7%). Stesse percentuali per i politraumi (33,3%) e per le intossicazioni (16,7%). Tra i codici gialli, la percentuale più alta riguarda la frattura di gambe e braccia (arti superiori 37,2%, arti inferiori 4,6%). Percentuali minori per le intossicazioni (6%), ingestione (5,2%) e inalazione (2,5%) di corpi estranei.

La caduta è la modalità di incidente più comune in età pediatrica (circa il 50% dei casi). Si cade da fermi o in movimento; dalle braccia di mamma e papà, ma anche dal letto, dal seggiolone, dalla sedia, dal passeggino, dalle scale; quando si gioca dall’altalena, se si fa sport dai pattini e da cavallo. Alle cadute di qualsiasi tipo seguono gli urti, i traumi sportivi, gli incidenti stradali, le pallonate, gli schiacciamenti, lo scivolamento in piscina o nella vasca e le aggressioni.

Se si considerano complessivamente gli esiti degli incidenti domestici, il 78,6% dei bambini ha riportato un trauma, il 12,4% ferite, il 5,9% ha inalato o ingerito corpi estranei, 1,7% è rimasto vittima di intossicazioni, l’1% di ustioni e lo 0,4% di morsi di animali. Per 76,9% dei bambini la prognosi e inferiore ai 20 giorni, per il 17,6 superiore a 30 giorni.

Da segnalare un tipo di trauma in grande ascesa tra i bambini negli ultimi anni: quello legato ai momenti di gioco sui gonfiabili. Dagli 8 casi del 2002 si è passati agli 81 registrati nel 2012. I 431 incidenti totali si sono verificati per la maggior parte nella fascia d’età 3-6 anni. La metà dei piccoli ha riportato una frattura e per 2 su 10 è stato necessario il ricovero.

CONSIGLI - COME PROTEGGERE I BAMBINI DAGLI INCIDENTI DOMESTICI La casa dovrebbe essere il luogo sicuro per eccellenza, soprattutto per i più piccoli. A volte, però, le insidie e i pericoli finiscono per nascondersi proprio tra le mura domestiche. Per ridurre sensibilmente il rischio di incidenti in ogni ambiente della casa, è possibile adottare alcune accortezze. Gli esperti dell’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente - Bambino Gesù hanno predisposto un vademecum:

BAGNO

  • Non lasciate mai i vostri bambini da soli nella vasca; per il pericolo di annegamento bastano 5 cm d’acqua.
  • Utilizzate tappetini antisdrucciolo in vasca da bagno e protezioni antiurto sulle rubinetterie così da rendere il rito del “bagnetto” divertente e sicuro.
  • Tenete in bagno solo gli elettrodomestici strettamente indispensabili, posizionandoli su ripiani o dentro armadietti inaccessibili ai più piccoli.
  • Tenete fuori della portata dei bambini oggetti spigolosi o taglienti come forbici, lime e lamette da barba.

CUCINA

  • I piccoli elettrodomestici possono causare folgorazioni e bruciature, ricordatevi di staccare sempre la spina dalla presa di corrente dopo l’utilizzo.
  • Quando si cucina utilizzate i fornelli più interni e pentole pesanti provvedendo a girare il manico verso il muro.
  • Assicuratevi che la porta del forno sia in vetro termoisolante o dotata di una piastra supplementare in acrilico.
  • Evitate tovaglie che pendono abbondantemente dal tavolo.
  • Conservate i prodotti di uso domestico in confezioni riconoscibili e dotate di chiusura di sicurezza.
  • Non travasate mai sostanze tossiche in contenitori alimentari.

CAMERA DA LETTO

  • Non addossate sedie o tavolini alla finestra, evitate scaffalature e cavi di prolunga non fissati al muro.
  • I letti a castello sarebbero da evitare o almeno dotateli di barre laterali contro la caduta. I bambini sotto i 6 anni non dovrebbero mai dormire nella parte alta di un letto a castello.
  • Ganci a molla applicati dietro le porte impediscono che i bimbi si schiaccino le mani tra la porta e lo stipite.
  • Nella camera dei bambini non installate lampade che possono ribaltarsi o surriscaldarsi.

BALCONE

  • Verificate che le sbarre della ringhiera non siano orizzontali e quindi scalabili. Se verticali, che siano abbastanza strette da non permettere al bambino di infilarci la testa.
  • Verificate sempre che non ci sia alcun oggetto che possa fare da gradino per una pericolosa “scalata”.

CULLA PER NEONATO

  • Non riempite la culla di giocattoli e quando dorme non fategli indossare catenelle, braccialetti o ciondoli.
  • Non lasciate mai il bimbo da solo né sul piano di appoggio che utilizzate per cambiarlo né nella vasca del bagnetto, neanche per un solo istante.

IN TUTTE LE STANZE

  • Non lasciate assolutamente a portata di bambino monete, bottoni, caramelle, batterie, penne e altri oggetti di piccole dimensioni che potrebbe accidentalmente ingerire.
  • Ricoprite gli spigoli dei mobili con paracolpi.